Trasferisciti in montagna, fai figli e apri un’attività: avrai l’assegno natalità della Regione

Presentati all’Aquila i bandi per contrastare lo spopolamento dell’Abruzzo dell’entroterra: 2.400 euro a figlio, più bonus per residenza raddoppiato in caso di avvio di impresa

TERAMO – Sei ti trasferisci a vivere in uno dei 20 comuni dell’entroterra teramano e magari lì nasce anche tuo figlio e tuo impianti una nuova attività, per ciascuna di queste cose otterrai un bonus dalla Regione Abruzzo. si chiama ‘assegno di natalità’ e trae fondi da una dotazione economica che viene reintegrato mano a mano che si presentano le istruttorie, accessibile a tutti i nuclei famigliari.

Secondo uno slogan che va molto di moda, ‘non lasceremo nessuno indietro’, il Governatore Marco Marsilio ha presentato oggi i bandi per l’accesso all’assegno di natalità. Con lui c’erano gli assessori al Bilancio Guido Quintino Liris, alla Salute Nicoletta Verì e al Sociale Pietro Quaresimale.

In realtà si tratta di una misura di contrasto allo spopolamento dell’Abruzzo interno, che nella nostra regione supera del doppio la media nazionale: 173 comuni sotto ai 3mila abitanti (20 in provincia di Teramo, 24 di Pescara, 74 dell”Aquila, 55 di Chieti) con indice di spopolamento superiore a quelli nazionali classificati montani, a cui si aggiungono i comuni sotto a 200 abitanti. Il comune che ha subìto il maggior tasso di spopolamento è quello di Villa Santa Lucia (125 nel 2016, 92 nel 2021). In questi comuni le famiglie che hanno meno di 25mila di Isee, possono accedere all’assegno di natalità. rivolto a tutti i nuclei famigliari che da gennaio 2022 hanno figli nati, in affido o adottati.

Nuclei con disabile gravi o con un solo genitore con 2.500 annui, 2.400 euro per ogni bambino nato. I bonus sono cumulabili per ogni figlio nato. A questi si aggiunge il buono per nuova dimora abituale in montagna, per almeno 5 anni. Importo che può essere raddoppiato se il nucleo famigliare avvia un’attività. “

Non è iniziativa spot ma coinvolgeremo sindaci e parrocchie per sensibilizzare sul tema della natalità. I soldi del fondo saranno pochi se la misura funziona, noi saremo pronti a reintegrarlo, Nessuno si deve preoccupare che non ci siano fondi – ha detto Marsilio “. “A questo si aggiunge il rifinanziamento dell’avviso e scorrimento graduatoria per abbattimento di barriere architettoniche e interventi edilizi nei paesi di montagna – ha sottolineato Quaresimale -“.

Meno 69milioni di euro stati, quindi non ricevuti dalla Regione, sono stati il prezzo pagato dalla sanità regionale per l’abbassamento della natalità in questi anni -, ha detto Verì -“.